Facendo una rapida ricerca all’interno del blog, prima di mettermi al lavoro, mi sono resa conto che l’ultima volta che sono andata a Meugliano è stato nell’estate del 2016. Sì, perché dopo l’inverno del Grande Acciacco – che non è ancora passato – dato che l’ultimo strappo continua a ripresentarsi, non ho veramente più camminato ( camminato, non passeggiato o vagabondato, che sono cose bellissime ma diverse).
Così ci ho provato. E naturalmente, se non sai se la macchina si rimetterà in moto non ti iscrivi al gran Premio di Montecarlo, ma fai un giro dietro casa. Appunto. Quello che mi ci voleva, era una bella passeggiata in saliscendi sul sentiero naturalistico ( alto e basso) in modo da saggiare l’insieme dei miei acciacchi. Niente da fare , sono sempre lì. Però è sempre molto piacevole rimirare il panorama della Valchiusella, e anche i rospi, che amoreggiavano nell’acqua limpidissima. Dovrei scrivere un post in inglese sulle meraviglie nascoste di una morena glaciale di milioni di anni fa, ma sinceramente non ne ho voglia. Un ecosistema così piccolo, che dipende dalla pioggia e anche dalla benevolenza dei visitatori, non reggerebbe all’impatto di un turismo maggiore. Anziché parlare, vi lascio qualche fotografia.
La storia dei rospi, se non l’avete mai letta, la trovatein questo vecchio post
Nella foto in alto si vede lo sbocco del sentiero naturalistico che circonda il piccolo lago glaciale