Una delle cose che i francesi sanno indiscutibilmente fare meglio di noi è valorizzare. Hai una pietra? Diventa un monumento. L’esempio che faccio sempre è Alesia, la città di Vercingetorige, visitata da scolaresche festanti, che non vanno a Barcellona o a Llret de Mar, ma a vedere una fila di pietre.
In più, sanno sfruttare il pittoresco come non mai (come da noi san fare giusto i toscani)
Questi sono Gorbio (in alto), e Sant’Agnès. Sono vicini a Mentone, variamente collegati grazie al Gr5 francese, trasudano pittoresco provenzale da ogni parte, e hanno la vista montagna mare a perdita d’occhio. Hanno la storia ( a Sant’Agnès un forte della linea Maginot con le opere in caverna) la piazzetta con il bar e la fontana e l’acciottolato (a Gorbio anche un albero centenario) e mettono felicemente alla prova le ginocchia di chiunque con i gradini sconnessi e dal passo troppo lungo. Però puoi fare delle meravigliose passeggiate in mezzo agli ulivi. O incontrare il gemello doppelganger di Cinorosino che entra in chiesa (a miagolare le sue preghierine ).
Ci si arriva in entrambi i casi per due meravigliose strade panoramiche che hanno un’altra cose in comune, anche questa tutta francese, la totale indifferenza verso la manutenzione (leggi guardrail inesistenti, paracarri sbreccati, buchi da fare invidia alla Raggi, impossibilità per due auto di media cilindrata di affiancarsi – scordatevi il suv o imparate a guidarlo).
D’estate saranno di sicuro roventi. Ma almeno l’aria è buona.
Spezzerei una lancia, o meglio una lancetta, a favore di qualche paesino nell’entroterra ligure, tipo sopra Imperia o Sanremo…. qualche paesino carino c’è, certo non molto valorizzato, ma lo stile e simile….
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