Tanti ne passeranno alla prossima eclissi
(Foto courtesy di Serena Chandra Penpa).
E naturalmente il mondo non sarà più un mio problema anche se sarò lì a guardare. Strano venerdì. Prima l’eclisse che scatena vibrazioni negative- non nei pargoli scatenati che in piazza assediavano i volontari della società degli Astrofili. Poi la primavera che è sul punto di scaricare la seconda di molte perturbazioni da week end. Poi mio marito che fa cadere l’iPhone procurandogli danni non irreparabili ma certo fastidiosi. Poi tre giorni di litigi, ininterrottamente . Poi sono andata in Valchiusella. Non a Cravagliana dove vado di solito a salutare la primavera. Al lago di Meugliano. Dove a salutare la primavera ci pensano i rospi. In calore. Direttamente sul prato- attenzione a non calpestarli perché si mimetizzano praticamente con tutto: erba, foglie secche, pigne, pietre, muschio. E gracidano tutto il tempo. Pigolano in realtà. Non vi metto una foto perché la maggior parte di voi non ne vede, credo, la poesia.
Invece io vorrei qualche foto dei rospi. Ieri 20 marzo era il mio compleanno, ho avuto l’eclisse, l’equinozio anticipato, la giornata internazionale della felicità, con i rospi in calore non potrei chiedere di più! Bacino
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