Flora, fauna, granito (e cemento) : ancora fauna, quella vera

Dopo la fauna umana, ma si potrebbero scrivere libroni in materia, parliamo della fauna quella vera. Per adesso l’osservazione è stata avara: qualche marmotta che fischiava al Piccolo San Bernardo ( e onestamente pareva prendere per i fondelli) e sempre lì un gruppetto di camosci, ma di lontano. Così complice la Regina Madre che voleva vederlo, in un pomeriggio di pre canicola siamo stati al parc animalier d’Introd. Il che di per sè è sconsigliabile, con il caldo gli animali tendono a nascondersi al fresco e all’ombra. In ogni caso si tratta di nove euro ( per gli adulti) ben spesi. Il parco, arrampicato sul fianco della montagna, è tenuto molto bene e gli animali nati e vissuti in cattività sono sani e hanno spazio a disposizione. Non sto a discutere se si tratti o meno di uno zoo, e sulla liceità dei medesimi. Ha uno spiccato orientamento didattico e insegna ai bambini a non disturbare gli animali, a non correre, a non spaventarli e a stare attenti, che il cinghiale carica e la volpe morde ( e infatti l’unico sciocco in circolazione era un adulto) .

Come avvertenza, con il caldo canicolare di questo periodo tutti se ne stavano giustamente nascosti, sotto gli alberi , nei recinti, nelle tane. Alle sei, quando ormai il giardino stava per chiudere, le marmotte si spiaggiavano fuori dalle tane e gli stambecchi facevano evoluzioni ( le volpi continuavano a dormire, per contro).

A differenza di quello di Innsbruck , dove vivono gli animali delle alpi, lupi, orsi e linci compresi , qui ci sono gli animali presenti in Val d’Aosta, e sono solo animali nati in cattività- il gipeto ad esempio se ne vive libero e tranquillo e sulle nostre teste. È certo meglio incontrare tutte queste bestiole di persona- il cinghiale magari no però. Ma non sempre si è così fortunati : ricordo tante passeggiate senza incontrare nemmeno un cardellino degno di nota; oppure di aver seguito per un intero inverno, in val d’Ayas le impronte di una volta per poi intravederla per trenta secondi prima di Pasqua. Fotografarla nemmeno a parlarne.

Così di tanto in tanto ci vuole un succedaneo…

Informazioni su alpslover

camminatrice e scrittrice, insegnante e madre - di - gatto, moglie scoordinata e ricercatrice, vive nel profondo nord.
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