Ora d’aria

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Sono scappata, finalmente. Ero ormai con il fiato corto. Non solo per il pezzo di vita che mi è stato scippato ma per la mancanza d’aria e di futuro che aleggia sul Mandrognistan natio. Così venerdì mi sono presa la mia giornata libera.  Non così tanto lunga come pensavo, ma molto più soddisfacente dell’ ultima a Estoul. Sono andata in Valsesia e volevo andare in Formazza.  E ho fatto bene in ogni caso.  Intanto perché ho scoperto che la fata del.dentino esiste ancora : e porta regali ai bambini (venti euro a dentino ). L’ ho sentito a Riva Valdobbia mentre parcheggiavo l’auto.  Di questo passo i bambini crederanno anche a Babbo Natale … In secondo luogo ho camminato lungo la via d’Aosta nella val Vignale. Anche se non c’ era ancora neve il tempo era freddo e terso e in mezzo alle foglie si andava benissimo. Sono andata verso l’ ospizio Sottile lungo la via di comunicazione con la valle d’Aosta e lungo una serie infinita di cappelle.  E’ vero,  da Riva si vede il miglior panorama sul Monte Rosa,  che da Alagna è quasi invisibile. Il paese anche con poca gente aveva una bella atmosfera festosa e tante tipiche case Walser. Insomma un pomeriggio sereno come non ne.avevo da molto tempo.

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camminatrice e scrittrice, insegnante e madre - di - gatto, moglie scoordinata e ricercatrice, vive nel profondo nord.
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