Storia e memoria si intrecciano nella vita di qualunque comunita’.
Anche in un luogo microscopico come Castelceriolo. Quella vita di paese con le sue mitologie da cui mio padre ostinatamente rifuggiva ha su mio marito l’ altrettanto ostinato sapore della nostalgia. E a me che le piccole storie di paese hanno sempre fatto un po’ rabbia tocca sorbirmene in abbondanza da quando ha di ri_fatto amicizia con suo cugino. E diciamo la verità, cosa c’ e’ di piu’ palloso che sentire parlare di chi non si conosce? La storia di quello della Fornace che per gioco ha incendiato il rio con l’ acetilene e le fiamme anziché starsene buone nel rio hanno incendiato tutte le canne sulle rive e per poco non sono arrivate al bosco dietro casa di Francesco. Questo stava nella banda di Pistulon. Altro che i ragazzi della via Pal. Poi tra le bande i grandi _ quelli di quindici anni _ si sono presi a cazzotti e via
. Pistulon e’ ancora vivo e vegeto e il suo dopoguerra e’ stato mitico.
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