No, non sto suggerendo di camminare sulle acque, quantunque tutto può essere – non si sa mai
Però rispetto ad altri laghi, il lago di Garda, ha sicuramente il vantaggio di poter percorrere ampi spazi in bici e a piedi lungo le sponde.
Lo scorso anno avevamo parlato della ciclopedonale di Limone https://alpslover.com/2020/08/24/noi-solo-noi-di-limoni-e-di-limonaie-e-anche-altro/ ( e anche delle cose si potevano fare a Limone) e accennato pure allla panoramica strada del Ponale che da Riva del Garda arriva all’omonima cascata.
Quest’anno abbiamo esplorato l’altro lato. Da Garda a Bardolino a Lazise esiste una ciclopedonale, non così a piombo sul lago, perché le coste qui sono più basse, ma altrettanto remunerativa, perché scorre a filo d’acqua, come una sorta di lunga passeggiata a mare – a lago, in realtà. Ha l’enorme vantaggio di essere lontana dalla trafficatissima statale (questo va da sè riguarda i ciclisti – che però dovrebbero ricordarsi di scendere nei tratti in cui è obbligatorio), ed è abbastanza ampia per permettere a pedoni e ciclisti di utilizzarla senza pestarsi le scarpe- specialmente adesso.
Adesso è la stagione migliore, non più così caldo (ricordate che una delle difficoltà lo scorso anno era proprio caldo torrido), con le foglie che cominciano a cambiare colore il paesaggio è anche più suggestivo, ed è possibile partire da Punta San Vigilio ora che la spiaggia e il relativo accesso non è più sbarrato dalla spiaggia a pagamento. Per altro proprio quel tratto è ufficialmente chiuso perché difficoltoso a causa di una frana di alcun anni fa (ma in parecchi mi hanno detto di scavalcare… a vostro rischio e pericolo)
Quindi…camminare (e fermarsi, che i posti sono tanti – noi ci siamo fermati alla spiaggia del Pappagallo e nel chiosco, se è ancora aperto, si mangia benissimo)
