Due donne, un cane morto e meggie: cazzeggio ferragostano.

Ci sono certo modi più seri per passare il ferragosto, ma in questo piccolo scorcio di giornata che trascorreremo insieme mi vorrei soffermare un attimo sui “ mostri” nel senso dinorisiano del termine.

Ci sono, altroché, sono i figli degli sprovveduti in infradito che incontravamo sulla Mér de Glacé quando ero piccola, una categoria di gente mai estinta, al contrario sfortunatamente ampliata di molto, se tutti gli anni il Soccorso Alpino della Val d’Aosta deve metterli in guardia. Senza esito, parrebbe. In montagna si può morire anche se molto avveduti; e tuttavia sembra che questi avventati godano di una fortuna sfacciata che a noi poveri mortali in ramponi e piccozze non è quasi mai concessa. Li metto sempre, perché è giusto additarli alla pubblica riprovazione ogni volta.

Seconda categoria: la tecnologia che avanza: mi è accaduto di incontrare un signore asiatico in oddio non so come si chiamano, quei cosi che sembrano skateboard ma sono elettrici e sono senza manubrio ( sarebbero se no gli altrettanto pericolosi monopattini). Quello addirittura era una ruota elettrica con pedali: se andava a piedi era sicuramente meno pericoloso per lui che stare in piedi sul coso e su un sentiero non proprio stabile. E se stava su quel coso non aveva problemi fisici di sorta, che ovviamente giustificano qualsiasi tipo di mezzo . Boh. Ma anche : perché?

Il signore asiatico ha battuto qualunque tipo di frontiera ci fosse da abbattere. I monopattini li ho visti a Santa Maria Maggiore, ma quella era una ciclopedonabile pure cavallabile e in qualche modo la sua natura ibrida giustificava il tutto. Mezzo boh: ovviamente per le persone anziane che rischiavano di essere travolte.

Il parcheggio a 90° lo dovevo ancora vedere. A 90° rispetto al marciapiede. A Domodossola. Davanti a un negozio di fiori dove avevo regolarmente parcheggiato meggie pagando il dovuto (con l’app. Una benedizione). Io e la signora del negozio abbiamo guardato trasecolate il suvvone bianco da cui è sceso un tipo lampadato svizzero. La signora mi si è avvicinata ( avevo il finestrino aperto): posso essere stronza? Ma CERTAMENTE! Ho risposto io.

In Svizzera, per un parcheggio del genere, gli avrebbero tolto pure la patria podestà, non solo la patente.

Concordo

Il tipo poi ha fatto per uscire dal parcheggio una bella manovra azzardata, che mi ha fatto capire che gli abitanti dell’Ossola siano guidatori pazienti e tutto sommato miti. Per una cosa del genere nel natio Mandrognistan sarebbero scesi impugnando un Kalashnikov. Io lo avrei fatto (la mia relativa zenitudine svanisce quando salgo in auto)

Comunque per Ferragosto consiglio la torta di nocciole del Devero.

Buon ferragosto da noi

E state attenti, là fuori. ( a non prendervi malanni, naturalmente)

Informazioni su alpslover

camminatrice e scrittrice, insegnante e madre - di - gatto, moglie scoordinata e ricercatrice, vive nel profondo nord.
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