Sempre niente montagna e non ho voglia di tornare al mio rewind di cose fatte epperò…Sono andata a vedere Nanni Moretti, a dire il vero non ne avevo tantissima voglia, visto che gli ultimi due erano proprio molli molli. Ma questo… un capolavoro. Classico, nel linguaggio, quasi felliniano nell’assunto, recitato benissimo (e se non danno un premio a Cannes a Michel Piccoli sono una manica di bastardi), con una enorme carica di umanità e bellezza. Lo stesso Moretti è meno invasivo con la sua presenza del solito (la partita di pallavolo è veramente da antologia, tanto cinematografica quanto metaforica); posso dire che ha realizzato il suo film più bello in assoluto, una specie di ideale continuazione di La messa è finita – quanti anni sono passati, già – ma più pacificata, più se posso dire umana. Un bel regalo per noi cinefili (sono uscita dal cinema un quarto d’ora fa), specie in questo natio Mandrognistan dove oltre a non accadere nulla, quel che accade è triste e volgare. Appunto, sembra un’altra Italia possibile, quella che ti fa ricordare che a dispetto del nostro velleitario individualismo tra noi albergano ancora delle persone di talento.
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