
Un anno fa, più o meno, ero ad Arenzano e sentivo parlare la gente, quasi per la prima volta si può dire di questa malattia dei cinesi o qualcosa del genere. Sarei voluta tornare ad Arenzano, ma naturalmente non si può. Sono andata in giro, naturalmente, dato che, ancora per poco, siano in giallo, almeno qui.
Perciò, l’unica cosa che mi sento di fare è mettere qualche foto, di quest’anno (non ho messo altre foto di parenti e affini, perché non mi sento di esporli, mentre invece con Lulu e i gatti non c’è problema).
Foto da sinistra a destra e dall’alto in basso:
- Valle Angrogna, ieri
- Colli Tortonesi, gennaio 2021
- Autoritratto (altrimenti detto selfie)
- Pipisita in lavoro agile, dicembre 2020
- Mergozzo, gennaio 2021
- Arenzano, febbraio 2020 (quel giorno là)
- Genova, ponte Morandi, in autunno 2020
- Fanny ieri sera
- Mandrognistan Ville a fuoco, autunno 2020
- La mia finestra, settembre 2020
- Lavori da lockdown: il pane, Pasqua 2020
- Appennino ligure, ottobre 2020
- Chiavari, settembre 2020
- Lavori con mascherina (Tavolo Migranti di Casale) in autunno (courtesy “Il Monferrato”)
- Cinorosino con orecchie a deltaplano
- San Michele di Pagana, settembre 2020
- Bere, ubiquitous
- Tramonto dalla mia cucina, primavera 2020
- Courmayeur, giugno 2020
- Gran San Bernardo, settembre 2020
- Riordino
- Luna piena dalla mia cucina, estate 2020
- Noi solo noi, agosto 2020 (a Tremosine sul Garda)
- Riordino due (i libri)
- Gardone, agosto 2020
- Le Serre, Valle Angrogna, luglio 2020
- Lago del Moncenisio, giugno 2020
- Mentone, marzo 2020, subito prima di scappare