Ecco qualche immagine della sfilata di oggi, farfalle, insettoni, unicorni, fate, Poseidone con i cavallucci marini ( d’altro canto siamo di fronte al mar Mediterraneo) e anche la strega che vola che già si trova all’ingresso della mostra. Devo dire che è stato un bel pomeriggio – lo dice una che ha sempre fuggito i carri carnevaleschi del natio Mandrognistan, anche quando i carri suddetti passavano sotto le sue finestre. A differenza di Nizza ieri – e Mandrognistan Ville sempre – il livello dei decibel era più che sopportabile, e c’erano gruppi che danzavano, suonavano, facevano evoluzioni acrobatiche. I bambini erano felicissimi.
Misure di sicurezza strettissime anche qui. Uno dei momenti migliori – io ero ad uno dei varchi all’angolo di Avenue Edouard VII – è stato quando un piccolo terrorista biondo di un paio d’anni circa si è scagliato contro la moto a di una coppia di poliziotti che stavano per la verità abbastanza pigramente a sorvegliare. È stato preso al volo, messo sulla moto a cavalcioni, e gli ha pure acceso il giroscopio per farlo divertire. Foto, selfie, applausi . I poliziotti li vorremmo sempre così.
O quando, a varchi ormai aperti e pacifica invasione del pubblico, ho incrociato una signora vestita da odalisca da capo a piedi. Che tirava coriandoli a un’altra donna che non ho visto in faccia. Se non aveva ottant’anni , ne aveva settantacinque ( e l’altra poteva essere a piacere figlia nipote badante). Che bello. Le donne di Mentone hanno davvero un certo non so che ( non come le parigine, che come certe ragazze di mia conoscenza, ce l’hanno solo loro), libertà, sole, atmosfera – anche se il mugugno mentonese pare esista, e sia ben documentato.
Comunque, se abitate bord de mer, intorno al Casinò, intorno ad Avenue Carnot, siete privilegiati. Ve lo potete guardare tranquillamente dalla finestra e riempire il pubblico di coriandoli e schiuma ( altro ottuagenario da un piano nobile – anche se di palazzone residenziale anno Settanta…)