Questo meraviglioso tramonto, che sembra uscito da un quadro di Monet, ci riporta sul lago di Garda, dove sabato io e il cugino piacione ci siamo recati per esplorare i mercatini di Natale che si tengono sulla sponda veronese. Il cugino non era mai stato sul lago di Garda, io ero passata solo da Bardolino, c’erano i mercatini, bella giornata , traffico zero e alle undici eravamo parcheggiati a Bardolino. Per saltare alle conclusioni: se andate da quelle parti per mercatini, Lazise è meglio di Bardolino. Le bancarelle sono molte di più, e più variate, anche se in tutti e due il tono prevalente è dato dalle specialità gastronomiche. A Lazise in più ci sono un paio di artigiani interessanti, e le bancarelle iniziano sul lungolago e si sviluppano nel centro, alla darsena. Il piacere più grande è passeggiare lungo il lago e ammirare il tramonto, magari seduti sui pontili a sorseggiare un onnipresente gluhwein, o vin brulè, anche se devo dire ho preferito il succo di mela caldo (in fin dei conti dovevo guidate). Dopo le quattro la temperatura in effetti precipita e un po’ di caldo fa piacere.
Per l’aspetto gastronomico, abbiamo pranzato a Bardolino, scoprendo con orrore che i tre primi ristoranti dove siamo entrati erano tutti occupati…alla mezza. In realtà, quasi tutti ricavano la maggior parte dei tavoli dai dehors, che sono in uso in estate, gli interni sono molto piccoli. Questo è stato probabilmente un bene perché ci ha spinto fuori dagli itinerari turistici, in una trattoria fuori dalle mura, apparentemente vuota (in realtà si è riempita rapidamente, come se avessimo spezzato chissà quale incantesimo). Anche questa è stata una fortuna, perché così siamo stai serviti con attenzione e abbiamo mangiato molto bene (bigoli con sarde di lago e luccio in umido, ma se siete sospettosi riguardo a ciò che si pesca in acque dolci c’è anche la carne) e bevuto anche meglio, a un prezzo decisamente equo. Ora non ci resta che far visita a D’Annunzio: sono stata al Vittoriale che avevo dieci anni e direi che è l’ora di tornare…