(Foto di Luvi)
Alcune piste di Zoldo, una rossa e una nera sono aperte anche in notturna nei week end. E le frequenta una folla strabocchevole che va a tutta ( e fa mangiare neve ai poveri bambini accompagnati dai genitori) . Anche i nostri andavano a tutta, mentre noi poveracci insegnanti stavamo a guardare al freddo e al gelo ( poi però ci siamo riconfortati con i gelati della Val di Zoldo che sono stati esportati in tutto il mondo grazie all’emigrazione. ) Oggi ho potuto esplorare un nuovo itinerario per le ciaspole grazie alla gentile venditrice del centro servizi alla base delle piste . Come di consueto le indicazioni iniziali erano un po’ vaghe, ma alla fine ci siamo goduti un bell’anello nel bosco. E nel pomeriggio ancora a goderci il sole. Con le superstiti di infortuni ed epidemie ( che saggiamente hanno deciso di soprassedere con lo sci – la seconda però che è una sciatrice molto brava, stasera era in pista).
Suggerimenti per il prossimo anno: abbattere gli infortunati come si fa con i cavalli e spargere gas nervino paralizzante che li faccia dormire sino al mattino ( so che il mio collega Cosimo approverebbe). Gli studenti dello scorso anno che però erano tutti delle ultime classi si divertivano senza clamori esterni, con ben maggiore classe
Peruz non è di quelle parti?
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Sì…
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