Dall’alto, la Fondation Maeght e il villaggio di Saint Paul de Vence. Una cosa mi ha particolarmente colpito, oltre i Giacometti, Calder, Mirò, Braque, Chagall, Bonnard, Léger, è stata l’atmosfera da pellegrinaggio che si respirava nelle sale. Anche i bambini (c’erano) erano silenziosi e compresi, davanti a una bellezza che sembra incomprensibile. Ho amato soprattutto i mobili di Calder – ricordo una bellissima mostra a Torino un milione di anni fa – le facce, i disegni, le sculture stilizzate. Un tempio. Che ospita una collezione straordinaria integrata in un edificio che armonizza opere d’arte, scultura, architettura, natura.
Informazioni pratiche. In inverno la fondazione è aperta dalle 10 alle 18; alle 19 in estate. Prezzo del biglietto intero, 15€, più altri cinque per il permesso di fotografare (senza il quale non si può fotografare nemmeno il giardino con le statue).
Sai t Paul de Vence è un delizioso paese medievale fortificato da Francesco I, dove nel corso degli anni hanno vissuto prima gli artisti amici dei Maeght ( che sono sepolti nel piccolo cimitero insieme a Chagall), poi gli attori del cinema (Montand, Signoret, Lino Ventura). Bisogna immaginarlo al tramonto, tinto di rosa e con il mare sullo sfondo. Oggi nevicava. E mi dicono che il clima invernale ( veramente invernale) non è poi così raro. Passeggiare tra le strette stradine medievali ( ma Folon stava lavorando alla cappella dei Penitents Blancs) è estremamente piacevole. È un invito , a passeggiare. A non avere fretta. Peccato che il maltempo mi stia perseguitando E fortunatamente mi sono portata vestiti da montagna per venire al mare.
Anch’io ero andata alla mostra su Calder, era a Torino, mi ricordo che avevo portato Benedetta, avrà avuto 4 o 5 anni, quindi dovrebbe essere intorno al 1982, 1983. I mobiles erano bellissimi… Anche nel parco del museo di Israele a Gerusalemme ci sono due grandi installazioni, riconoscibilissime, uno stile inconfondibile!
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