Eiger record 2015 : se qualcuno tra voi che leggete questo blog non ha idea di chi sia Ueli Steck, può farsi un’idea vedendo questo video. Lo avevo postato a suo tempo su fb, commentando la bellezza e la perfetta inutilità della cosa. Vederlo danzare sulla nord dell’Eiger, la classica Heckmair sulla parete più pericolosa del mondo, o almeno che aveva avuto quella fama, era uno spettacolo, vederlo correre , letteralmente, sul ragno, era davvero una cosa dell’altro mondo, lui un alieno di un altro pianeta. E sentirlo dire con perfetta naturalezza, che sì, date le condizioni (che, obiettivamente, non sono proprio semplicissime da avere), si poteva fare in meno di due ore (quanti giorni ci svevano messo Heckmair, Harrer e soci nel ’38?), anche più alieno.
Solo lui poteva avere l’idea del concatenamento Everest Lothse in quel modo: salire al campo 2, il campo base avanzato oltre l’Ice fall dove lui e Simone Moro avevano litigato con gli sherpa, attraversare il Western Cwm, fare l’Horbein diretto sino in vetta, scendere dalla strada normale – e mi pareva quasi di sentirlo dire “permesso… permesso” ai turisti arrancanti sull’Hillary step- al Colle sud risalire in cresta il Lothse, e poi scendere al campo 2 dalla normale. Sentirlo raccontare da lui sembrava facile. (Everest Lothse project). Come sempre, perché e come sia caduto non ha quasi importanza. E’ così.