Oggi è la Giornata internazionale della montagna . E io non ho neanche una montagna da mostrare. Devo affidarmi, come al solito a Irene Martini
(grazie!!) per avere una vista, anzi un belvedere, sul mio amato Monte Bianco, quello del Mont Frety. Oggi ho letto una bella descrizione dell’itinerario sul libro di Diego Vaschetto: corde nella prima parte, e poi per il secondo belvedere una seconda scala ( o meglio scalini di ferro fissati alla parete ) ma non ci vuole un’attrezzatura da ferrata, no, basta non avere le vertigini (haha). Guardavo la foto e pensavo “si può fare”. Poi è passato l’effetto dell’anestetico , ho cominciato a sentire il pulsare sordo nel canale (del dente – mi ha telefonato persino il dentista per sapere come stavo, e per il mio martirio vuol dire che ha sbagliato qualcosa ) . Stasera intanto che accarezzavo il gatto mi è venuto in mente il dentista di mia madre, il dottor Borasio, che sistemando la sua protesi mi aveva detto, qui c’è pochissimo osso. Signorina si prepari, tra trent’anni sarà nella stessa situazione . Ha detto proprio signorina , e Cantù era ancora in studio con lui ( nel frattempo, lui ha avuto tre mogli, due figli, e si è messo in proprio : non in quest’ordine, si è messo in proprio, se non vado errato, tra la uno e la due, o la due e la tre?) Comunque , detesto le profezie autoavverantesi: oggi mi hanno fatto un trapianto di osso ( sintetico) e collagene.
La buona notizia è che non ho più male al ginocchio .
Quanto al Grinch, secondo voi quanto sono felice, da uno a dieci?