Sfiga o comunque sia

Come dicevo, per una volta che riesco ad uscire, e vi ricordo che l’ultima volta è stato il 25 aprile, poteva almeno non piovere (il litigio con il mio martirio è stato a scoppio ritardato perché la sveglia ha suonato troppo presto, due ore prima). Inoltre, ci vuole un pezzo “Sfiga “ ogni anno, così ci mettiamo in pari sin da ora. Allora l’idea era di andare al lago Vargno, ma sono arrivata a Pont St. Martin e gocciolava, più in alto pioveva, su al Camp Coumarial tuonava. Io ho preso l’ombrello e ho sbagliato strada. Cioè sono andata a destra e dovevo andare diritto (ma ho confuso le lettere: il sentiero era il 2D, mentre la mia guida diceva 2B) Pazienza: considerato che pioveva a dirotto, tuonava e il sole si è visto alle sette, anche se ho sbagliato strada va bene lo stesso. Ormai ero in tale astinenza che stavo per sclerare: se n’è accorto pure il mio martirio, che avendo già sclerato di suo, con ragione per carità e una volta tanto io non c’entro, non ha avuto il coraggio di piantarmi delle grane (come ho già detto, le ha piantate dopo). La zona è bella, sono stata ripagata da una vista eccellente e allora, speravo, che una sfiga sola sarebbe bastata. Sbagliavo (ovviamente) – continua…

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camminatrice e scrittrice, insegnante e madre - di - gatto, moglie scoordinata e ricercatrice, vive nel profondo nord.
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