Che non metto come al solito, per non affollare la pagina. Dopo aver passato la domenica in compagnia dell’ Anna Karenina sceneggiata da Tom Stoppard (io che detesto Keira Knightley quasi quanto Emily Watson – e Lars Von Trier) che in effetti è una messa in scena del testo, mi ė venuto da ripensare a ciò che ho visto in questo periodo, e a dir la verità due cose sole sono da menzionare. La prima è Il figlio dell’altra di Lorraine Lévy , che come il film tratto dal famoso libro di Rushdie I figli della mezzanotte tratta dello scambio di due neonati in culla. Ma se Bollywood punta sulla commistione tra fiabesco- romanzesco e storia, il film franco israeliano segue i due riluttanti quasi fratelli, riluttanti a sostituire l’identità genetica con quella famigliare acquisita. Tutti e due finiscono con una nota di generale ottimismo, ma il film della Lévy ha molta maggiore asciuttezza. L’altra sorpresa che se avete perso consiglio caldamente di procurarvi, ē il filmfrancese di Michele Placido: perché ė unnoir come ormai nemmeno i francesi sanno più fare, perché è una occasione di vedere Daniel Auteuil e Mathieu Kassovitz, e persino di scoprire Luca Argentero in un ruolo brutto e sporco e cattivo che lo valorizza molto. Appunto una sorpresa. Adesso c’ è Cannes e tutti lì a parlare del seno della Jolie. Che se avessi io una spada di damocle come quella sulla testa, probabilmente andrei anch’ io a farmi operare. Questo week end Fausto ci fa rivedere Diritti, anche questo da rivedere se lo si è perso.
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