Ho scritto: anche chi non cammina con me: perché io, in montagna, ci vado da sola. Per lo più. Diciamo al 99%.
Perché non ho una compagnia di gente che cammina. Perché mio marito non viene con me, di solito (solo in estate, solo in vacanza). Perché mettersi d’accordo implica preparazione, programmazione, coordinamento e di solito giorni festivi. Io ho sempre gli scarponi in macchina e le racchette da neve in inverno, insieme alle catene e spesso parto dopo aver sommariamente nutrito il consorte (che si lamenta) dopo aver controllato le previsioni del tempo e il bollettino della neve.
Lo so, non si può, non si deve, è pericoloso, specie in inverno (e non ho nemmeno l’Arva, che tanto andando da sola a che servirebbe?)
MA:
seguo solo itinerari battutissimi, dove solitamente incontro persone (per lo più straniere, ma le lingue non sono un problema). Il che contraddice quel che ho scritto nel post precedente, ma non si può essere sempre così fortunati.
in inverno se il rischio valanghe è superiore a 1/2 lascio perdere, anche se ormai i pendii più pericolosi li so identificare.
non sono così misantropa da non apprezzare una buona conversazione, se mi capita di portare qualcuno.
alle corte MI PIACE andare da sola, è la mia ora d’aria, il mio sfogo, la mia terapia per l’ansia, se non vado in montagna per più di due settimane sclero.
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