Ragazze, proprio, perché viaggiare con Amica Giovane ha l’innegabile vantaggio di abbattere il muro degli anni in qualunque contesto. E no, con Amica Giovane non avevo mai viaggiato prima, e spero di ripetere l’esperienza (ho già raccontato di come facciamo io e Amica Giovane a essere amiche? E’ merito della mia amata Bimbona Pipisita: un anno che eravamo rimasti senza catsitter – perchè cognata era come al solito latitante, ex baby sitter era più interessato ai dischi di mio marito che a lei, che per altro lo terrorizzava facendogli agguati dall’alto ecc – e così ero ricorsa a quelle che tra le mie studentesse appena maturate erano più gattare. Pipisita era saltata in grembo ad Amica Giovane (e l’anno dopo aveva altrettanto apprezzato Fidanzato Scozzese, che in pratica in italiano ha imparato una sola parola: <<gatto>>)
Comunque . Io e lei avevamo un contenzioso aperto con l’Italia etrusca: eravamo stati – in due momenti diversi, a distanza di molto tempo – per la cronaca io nel 1972- a Tarquinia e avevamo trovato chiuso (spoiler, era lunedì). Così abbiamo deciso che dovevamo colmare questo gap: lei ha organizzato l’itinerario e io ho organizzato i pernottamenti. Qui vi racconto come è andata tappa dopo tappa: prima con una bella galleria riassuntiva, da Orvieto a Pitigliano passando per Cerveteri e Tarquinia















