Acque di primavera

Questa settimana, sorry, trovate un solo articolo, perché per la settimana di Pasqua ne ho programmati tre, di idee e suggerimenti ( e forse anche altro, chissà) e pure un itinerario escursionistico- perché lo scapicollo di sabato scorso ha avuto successo e io ho trovato una nuova partner nel crimine.

Primo suggerimento Pasquale- nel frattempo faccio tanti auguri a sua Santità, che di persone come Lui c’è davvero bisogno- dedicato alle acque. Anche noi come tutti gli anni andremo alle terme, ma dopo Pasqua, quindi saprete tutto dopo (ormai ci abbiamo preso gusto al giro del nord Italia delle terme, che ci occuperà per un po’, penso- pensare che avevo detto una volta a mio marito che quando avrei cominciato ad andare alle terme sarebbe stato l’inequivocabile segno del decadimento). Il primo suggerimento è sulle acque di Bressanone.

“ Cosa può aver spinto i vescovi fondatori a spostare la loro sede episcopale dal monastero di Sabiona, sullo sperone roccioso sopra Chiusa, a Bressanone nel 911? Potrebbe anche essere stata l’acqua, perché proprio a Bressanone confluiscono due importanti fiumi dell’Alto Adige, l’Isarco e la Rienza. Ma l’acqua può essere sia una benedizione sia un pericolo. Nel corso dei secoli si sono verificate diverse alluvioni nel centro storico di Bressanone. E così accadde che dopo l’ennesima inondazione del 1760, sul Ponte Aquila fu eretta la statua del santo protettore delle acque di Praga, Giovanni Nepomuceno. Tuttavia, i due fiumi furono domati solo molto più tardi.

 

L’importanza per gli abitanti di Bressanone del “loro” fiume è dimostrata anche dal cantautore Max von Milland, originario della città vescovile. Il suo ultimo album, uscito il 3 febbraio, si intitola “Eisack”(Isarco). Max von Milland, che scrive poesie e canta in dialetto altoatesino, descrive la forza di questo fiume e le sue riflessioni sul corso della vita nell’omonima canzone “Eisack”.

 

I Giardini Rapp, l’oasi di pace nelle immediate vicinanze del centro storico di Bressanone, così come l’accogliente passeggiata lungo il fiume sono sorti alla fine del 19. secolo con la regolazione della confluenza dei due fiumi: l’Isarco, che nasce al Passo del Brennero, e la Rienza, che dallo spartiacque di Dobbiaco scorre in direzione ovest attraverso la Val Pusteria e la selvaggia gola di Rienza presso Rio Pusteria fino a Bressanone.

 

Nel 1890 a Bressanone sul fiume Rienza è stato costruito il primo stabilimento idroterapico austriaco secondo il modello di Kneipp. Il fondatore fu il medico Otto von Guggenberg zu Riedhofen (1848-1914), che dopo gli studi a Vienna e Berlino lavorò come medico termale in Boemia, a Merano e al Brennero. Fino al 2017, la “Clinica Guggenberg” è stata un luogo di incontro per le celebrità del jet set, dell’alta nobiltà, dell’economia, della politica e dell’arte. In futuro ospiterà una casa di riposo e di cura.”

La cosa curiosa è che, leggendo le parole dell’amica Erica, mi è tornato alla mente un curioso episodio raccontatomi da Millina, la cugina di mio marito con cui vado a camminare (ormai le passeggiate sono sempre meno solitarie): uno dei suoi parenti di Predazzo (c’è un ramo Trentino della famiglia) dopo la prima guerra mondiale andò proprio in quella clinica per diciamo la sua riabilitazione. Come molti, l’aver partecipato alla guerra, nelle file dell’esercito asburgico naturalmente ebbe effetto sulla sua salute ( come quasi tutti gli “italiani” fu mandato sul fronte orientale, dalle parti di Przemyśl, il luogo noto ai più per la figuraccia di Salvini).

Al ritorno, mentre il reinserimento non fu così facile – nel frattempo era finito un impero, Predazzo aveva cambiato stato, c’era il dopoguerra, com’è noto non facilissimo, e poi il fascismo, la storia era passata pesantemente da quelle parti, insomma – ai reduci che potevano permetterselo c’era la salvezza del termalismo, delle acque, dei percorsi Knapp

Foto Brixentourism

Alla fine, acqua e montagna, per me sono la combinazione perfetta degli elementi ( se vogliamo buttarla in caciara, è perché sono Pesci)

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Informazioni su alpslover

camminatrice e scrittrice, insegnante e madre - di - gatto, moglie scoordinata e ricercatrice, vive nel profondo nord.
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