Oggi è giovedì grasso e per sapere cosa fare da qui a Carnevale, martedì prossimo, non avete che da aprire le pagine di qualsiasi giornale locale (quotidiano o settimanale non importa), a meno naturalmente che non vogliate andare a Venezia, a Cento, a Putignano o a Ivrea a prendere aranciate (non la bevanda, le botte a colpi di arance in testa).
Noi siamo andate (noi cioè io e Lulu) siamo andate al Carnevale di Mentone, il primo visto di persona dopo il Covid.
Se volete partecipare alle sfilate, trovate tutte le informazioni sul sito della festa: https://www.fete-du-citron.com/ . non solo il programma e la biglietteria (i prezzi sono leggermente aumentati rispetto al passato, ma non di molto) ma anche tutte le iniziative collaterali, in particolare le escursioni ai giardini di Mentone, alcuni dei quali sono abitualmente visibili solo nell’ambito di visite guidate.
L’argomento di quest’anno è la musica rock per i carri che sfilano (Johnny Halliday e pure Elvis, per dire) e l’opera lirica nelle sculture presenti nel jardin Biovès, quest0anno veramente spettacolari: Tosca, Madame Butterfly, Carmen, Nabucco (la più spettacolare) Lohengrin – e confesso che ho pensato “che ci fa qui un’oca?” prima di ricordarmi della barca trainata dai cigni.
Sabato era il primo giorno del Carnevale che si concluderà il 26 e in giro c’era il mondo (non abbiamo nemmeno tentato di trovarci una stanza in loco e abbiamo dormito direttamente a Finale Ligure nel nostro solito b&b L’Antico Pozzo: i prezzi in Costa Azzurra per i vari Carnevale raddoppiano quasi quanto per il Festival di Cannes, e in Italia, ricordo a chi se ne è dimenticato, c’era il Festival di Sanremo).
Era comunque una giornata meravigliosa in quanto a clima (indipendentemente dal riscaldamento climatico l’inverno a Mentone è piuttosto mite, ci andava anche la regina Vittoria e non a prender del freddo), e anche se la passeggiata a mare nel tratto accanto al Casino è interrotta dalle tribune sedersi sulle panchine un po’ più in là a scaldarci era davvero molto piacevole.
Lo ammetto, però, sono davvero asociale: vedere tutte quelle persone, per la prima volta tutte insieme, perché è da due anni che fuggiamo con successo dalle folle, non mi è piaciuto moltissimo. Confesso di preferire i miei luoghi del cuore, da Courmayeur a Mentone, a Bormio a Innsbruck con meno gente alle feste comandate e un po’ più tutte per me. Non se la prenda con me, signor sindaco (a proposito, gli stracci in consiglio comunale a Mentone continuano a volare che nemmeno il PD da noi), non ho intenzione di ostacolare il progresso e soprattutto gli affari…






