Ho trovato nella posta dell’ufficio la nl delle Aree protette dell’Appennino Piemontese, che è molto interessante e informativa (per cui iscrivetevi) e c’era questo articolo molto interessante. Sui pipistrelli
Lo so, i pipistrelli non sono il massimo della popolarità, ma in realtà sono animali molto utili ( mangiano le zanzare, tra l’altro). In questo periodo sono in letargo, ed è il momento migliore per contarli ( senza disturbarli ovviamente). E i primi risultati della “conta” effettuata dai guardiaparco non sono incoraggianti: sono diminuiti ( i pipistrelli sono una specie protetta in tutta Europa). Probabilmente è anche colpa della siccità prolungata. Che non è ancora finita.
Ieri mattina mentre andavo al lavoro fuori Mandrognistan Ville ( in questo periodo vado spesso nelle scuole) in radio è passato un servizio su come la presenza dell’uomo abbia cambiato i comportamenti degli animali , anche di quelli che vivono nei parchi naturali.
Diventano cioè più notturni, perché di giorno sono disturbati da noi umani camminanti racchettanti biciclettanti più o meno assistiti. Questo è stato già studiato in Trentino, che è una regione ad alta densità turistica. Ma al parco nazionale d’Abruzzo hanno appena messo tutta una serie di restrizioni ( che i frequentatori abituali non amano, ovviamente, ma in un parco naturale la mission è ben quello di preservare e proteggere)
Alla fine di questo pippone serio e senza foto ( sorry) una buona notizia il gatto selvatico è tornato nel territorio delle Quattro Province ed è lì per restare a quanto pare.

Dimenticavo, oggi Phil la marmotta ha visto la sua ombra, quindi six more weeks ( Phil ti capisco, che tu voglia startene in santa pace un altro mese e mezzo senza gente avvinazzata che strepita intorno a te, ma qui ci sono dai 15 ai 20 gradi ora di pranzo, vedi tu)