Spostapovery ( da ricchi)

Sono andata a Nizza in bus pensando speranzosa di non dovermi cercare un costoso parcheggio a pagamento ( e qui ho fatto bene, i posti in centro si contavano su mani e piedi, Massena completo ecc). Ma alla Gare Routière di Mentone sono saltate fuori alcune novità e non del tutto piacevoli

Prima di tutto il biglietto che costava un euro e mezzo ne costa ormai (dal 4 gennaio) 2,5 – fate i conti della percentuale. Il biglietto urbano subirà un piccolo ritocco di 20 centesimi . L’autista consigliava tutti di caricare le proprie tessere prima che arrivassero gli aumenti.

Seconda cosa, stanno rifacendo la rete dell’acquedotto, per razionalizzare la distribuzione dell’acqua, quindi ci sono lavori un po’ dappertutto ( a dir la verità, rifacendo in auto la stessa strada non ho trovato tutto questo disastro, ma un autobus doppio è ovviamente un’altra cosa). Così, da ottobre, io ovviamente non avevo sentore della cosa, il 100 si sdoppia in due tratte, il 608 da Mentone a Monaco, poi si cambia e si prende il 607 sino a Nizza, che arriva sino al Porto vecchio. All’andata si cambia a St. Roman, al ritorno a Place d’Armes, dove per fortuna qualcuno ha gentilmente pensato a mettere un cartello che avverte che bisogna spostarsi alla fermata più avanti. E meno male.

La fermata

In più- e per una persona come me vuol dire un supplemento d’ansia ( sì sì ho detto ansia, anche se faccio finta di cavarmela sempre poi mi viene la gastrite) – bisogna cercare il capolinea per il ritorno, che ovviamente non è dall’altra parte della strada – non vorremo rendere le cose troppo facili al povero pendolare turista viaggiatore occasionale… no è dietro. Ma non subito dietro, bensì due vie dietro a novanta gradi. E per fortuna autista numero due a cui ho chiesto ha dato una spiegazione abbastanza chiara, non del tutto chiara, perché c’era un un bel gruppo di gente che vagava come anime del purgatorio alla ricerca della fermata, ma abbastanza perché alla fine ci siamo ritrovati tutti dalla parte giusta.

W la solidarietà tra pendolari. Ho fatto la pendolare per un congruo numero di anni e lo so. Se vi chiedete perché il bus anziché il treno posso dirvi che il costo degli abbonamenti ferroviari non lo so, ma il singolo biglietto costa molto molto più caro, il bus è più lento ma è il mezzo più conveniente, specie se si abita in uno dei molti centri abitati lungo la strada.

E l’autobus permette di osservare da vicino molti spicchi di vita ( compreso l’autista del ritorno che pareva una comparsa del Trono di spade con tanto di barba bianca vichinga e anelli con il teschio alle dita.)

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Informazioni su alpslover

camminatrice e scrittrice, insegnante e madre - di - gatto, moglie scoordinata e ricercatrice, vive nel profondo nord.
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