Lo so, ci sono cose più importanti di questa, ne convengo, ma durante l’estate ho letto diversi interventi, sulla stampa locale e non , fisica e non, sulle panchine giganti.
Questo è il sito ufficiale dove trovare anche la mappa di tutte le panchine in Italia e nel mondo, e persino le istruzioni su come costruirne una, nel caso. L’Italia è letteralmente coperta. Dalle Langhe, dove Chris Bangle, designer americano, si è trasferito, a conquistare il mondo. Per carità, ha senso se si pensa al paesaggio delle Langhe e delle vigne dove il movimento ha attecchito all’inizio. Valorizzava un paesaggio e un panorama che non sempre era adeguatamente conosciuto.
Poi la cosa, distruggendo le buone (?) intenzioni dei promotori, è sfuggita di mana e le panchina sono fiorite come funghi un po’ ovunque, anche e soprattutto in luoghi che non ne avevano assolutamente bisogno: non ultimo il pian della Mussa (la vedete come immagine del sito, e non è un endorsment). Gognablog, come sempre affidabile e sul pezzo, ne aveva parlato a suo tempo, cioè al momento della “posa” a maggio di quest’anno, qui. La questione non riguarda solo il Piemonte, ma anche la Lombardia, soprattutto prealpi e Laghi, e si sta allargando in tutte le direzioni. Nel post che ho citato si riporta anche la vivace discussione su facebook con tanto di insulti reciproci, al netto dei quali si può vedere come una netta maggioranza è contraria al fenomeno e quasi tutti pensano una a una moda e soprattutto pensano che siano brutte.
Lo ammetto, a me all’inizio piacevano, e ne ho anche vista qualcuna, più per caso che per deliberato bisogno. In un paio di casi mi ci sono anche arrampicata sopra (ho le prove fotografiche che non fornirò):se non siete teenagers non è comodissimo salirci sopra.
La faccenda del Pian della Mussa l’ho approfondita a posteriori. In sintesi, ero lì che aspettavo la cena e il carro attrezzi e gironzolando senso scopo ho visto l’indicazione. Ricordo di aver pensato “Ma anche qui!?” Nel giro dei dieci minuti sono passate tre coppie a osservarla, nessuna ci è salita sopra, tutti hanno fatto foto e selfie e via. Ho fatto anch’io un po’ di foto.
Andrò controcorrente, ma non è così brutta. In realtà è in un posto molto panoramico, dove una panchina ci sta bene perché, appunto, invita alla contemplazione del panorama. Una panchina qualunque, anche due, meglio, per sedersi comodi a guardare il panorama, dopo una bella escursione, che cosa c’è di meglio?
E qui, appunto, casca l’asino (scusate la vecchia battuta, ma avete visto a milioni il vecchio Silvio su tiktok, quindi nemmeno dovrei scusarmi in realtà). La big panchina è un elemento del paesaggio, non un supporto per goderselo, ma non si integra, è un corpo estraneo, è finta, è una panchina non panchina, che non serve allo scopo.
E quindi basta, per favore, riportiamo le panchine nelle Langhe e lasciamo in pace la montagna.


SCEGLI!
(Ci ha preso la mano, questa cosa)