Ok lo so che non guardate le foto, boomer che non siete altro, disse quella che si sentiva come Matusalemme. Eppure le foto di tre giorni fa sono importanti per alcune ragioni, e sono pure belle. ( tra l’altro un blog di montagna privo di immagini chiude dopo una settimana, e io sono qui imperterrita da quindici anni ad ammorbare le vostre domeniche)
Prima ragione. Sono andata a Finale Ligure, che per chi sa di alpinismo e arrampicata è un po’ come andare allo Yosemite e a Camp IV. Sono vecchia come Matusalemme e a Finale non c’ero stata. Da piccola bazzicavo il Levante o L’estremo Ponente, e la parte in mezzo Zero.
Luisa invece da piccola bazzicava da quelle parti. Siamo complementari anche in quello.
Nelle foto si vede l’unico tentativo escursionistico della nostra due giorni, perché Luisa cammina ma non in salita per via della sua sciatichina (che rottura i dolori). Si tratta del primo tratto dell ‘ anello di Perti, che coincide con la parte meglio conservata della Strada della Regina, costruita nella seconda metà del Seicento per Margherita di Spagna che andava a sposare l’imperatore d’Austria, e sbarcò a Finale, come ricorda anche l’arco di Trionfo che a Finalmarina fu costruito per l’occasione e che ricorda molto quello di Innsbruck, che è di qualche anno successivo ; sospetto che gli architetti del periodo avessero l’arco per matrimonio standard, cambiavi un po’ di decorazioni a seconda dei simboli araldici del regnante di turno, e hop, veniva su in due settimane come gli orrendi palazzoni degli anni Sessanta, e vi assicuro che in zona ci sono degli esempi di una bruttezza raccapricciante.
Comunque dal borgo, dietro all’antico Tribunale si seguono le strisce bianche e rosse, si superano i due castelli, il forte di San Giovanni e le rovine di Castel Govone, si scende sulla provinciale a Perti alta, e si riprende il sentiero che arriva sino alla celebre parete di arrampicata.
Sia il borgo sia la parte sulla passeggiata a mare, che il giovedì presenta un mercato molto interessante ( perché non di solo escursionismo eccetera) sono però molto belli e pittoreschi, più caratteristici e meno leziosi, ad esempio di Borgio Verezzi. Finalborgo è un paese fortificato di origine medievale, e ora nelle sue viuzze si trovano artigiani di alto livello, come la vetraia che ha lavorato a Murano, che ci ha manipolato in diretta per così dire una murrina con magnifiche sfumature verdi, intanto che ci raccontava dell ‘ambiente. Ma a differenza di altri Borghi turistici, ho trovato a Finale rappresentanti di un artigianato di altissimo livello, e di gusto notevole.
Poi naturalmente negozi di articoli sportivi di livello altrettanto alto. Sportivi ( se si escludono i turisti tedeschi in gita), per lo più bikers, che direi hanno soppiantato gli arrampicatori. Escursionisti pochi, per lo più stranieri e boomer (tiè).
