Cari tutti, quando leggerete ciò io sarò a riposarmi da qualche parte, e ci vedremo/sentiremo nel nuovo anno, sempre che non mi / ci prenda qualcosa, ma del resto ho prenotato un tampone per il ritorno, che ormai non si è più sicuri di niente.
Ho santificato il post Natale facendo un salto ad Aosta per il Marché Vert Noel, con il cugino piacione, santificato naturalmente con un pranzo alla sempre meritoria Trattoria di Campagna di Sarre.
Poi siamo andati al mercatino ben mascherinati: quest’anno oltre alla consueta collocazione intorno al teatro romano, alcuni stalli si trovano nella piazza dell’arco Romano chiusa al traffico.
Gli espositori sono più o meno gli stessi, alcuni si possono trovare anche alla Fiera di St.Orso o a quella di Donnas. Abbiamo girovagato tra i banchetti, comperato il formaggio che il cugino cercava, guardando gli oggetti, bevuto un vin brulé per scaldarci (ma faceva sempre meno freddo che qui)




Non so se è stato l’effetto tristezza dopo Natale, se è l’effetto tristezza del mercatino, o l’effetto tristezza complessivo del momento in cui viviamo, ma l’impressione che ho avuto è stata di un evento mlto sottotono rispetto al passato. Certo non è il Natale dello scorso anno, ma dell’inverno (quello di Game of Thrones, che durava secoli) non siamo ancora fuori.
Acquisti del giorno: una calamita con il castello di Sarre (appunto)