Non scherzo ovviamente.

Questa composizione di erica e ciclamini aveva veramente dei colori favolosi, ma anche gli alberi presenti in città, in una domenica in cui era tutto completamente chiuso, sembravano messi lì per valorizzare il colore degli edifici.




Adesso, immagino, sarà caduta la neve, ci saranno le casette del mercatino natalizio (state attenti, anche là fuori) e tutta la città avrà assunto quell’aspetto festoso che ha sempre in questo periodo dell’anno. Tuttavia, anche in una domenica piovosa, e veramente autunnale, passeggiare per il centro storico – la piazza, il Duomo, la torre bianca, la Hofburg, le viuzze porticate – rivelava una autentica magia, la possibilità di scoprire la città a passo lento, quasi vuota, che si svelava in tanti piccoli bellissimi scorci.
Come sapete, io amo flaner, per questo non sempre metto racconti turistici dei luoghi in cui cammino. Mi piace l’idea di perdermi per guardare le cose con occhi sempre diversi. Nei miei luoghi del cuore è così, perché rivelano aspetti, quando sono turisticamente vuote, che non sempre si rivelano al primo sguardo. (ora la Camera di Commercio di Bressanone vorrà la mia testa ma tant’è)