Come sapete non sono un’agenzia di stampa, e di solito non commento l’attualità, ma mi è proprio impossibile tacere rispetto a quanto successo ieri sul Mottarone.
Cinicamente, un ritorno alla normalità? Dapprima l’epidemia di Covid ci ha chiuso momentaneamente gli occhi sul nostro paese in cui tutto o quasi scricchiola, e ora, che grazie ai vaccini le cose vanno leggermente meglio, ritorniamo alle care vecchie e in fondo evitabili catastrofi: ma alla fine per evitarle basta un pizzico di fortuna… insomma non trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Quante volte siamo saliti su una funivia e vi giuro che guardando fuori dai finestrini la domanda quanto siamo alti ? e se cade? me la sono sempre posta da quando a sei anni o giù di lì mi hanno messo sull’ovovia del Checrouit

Sono stata una sola volta al Mottarone, in auto, perché era inverno, faceva freddissimo, la funivia ovviamente era chiusa, e stavo pure covando un’influenza: il panorama era mozzafiato e il luogo deserto, non come ieri certamente.
Leggevo stamani di altri incidenti: io ricordo, personalmente, solo il Cermis, e lì non si trattava di incuria ma di devastante e colpevole errore umano. Non ho ovviamente soluzioni. ma certo, voglio sentirmi sicura, la prossima volta in cui metterò piede su una funivia e mi chiederò, come al solito, “Quanto è alto?”
Update 26 maggio: ho appena ascoltato le notizie, e mi è montata una rabbia enorme: perché nel mio cinismo avevo visto giusto, anzi peggio di quanto potessi immaginare. Per un po’ di profitto in più. E il nostro fantastico Presidente del Consiglio vuole togliere i controlli (in effetti, per come li fanno, la nostra vita è tutta un rischio non si sta quanto calcolato)