Visto che ormai siamo in periodo di “rischio calcolato” ( e speriamo che sia calcolato e non solo rischio) anche la montagna sta provando a ripartire .
Con solo la valle d’Aosta rimasta in zona arancione possiamo spaziare per un ampio numero di montagne. perosnalmente sono rimasta in Piemonte, unendo l’utile della ricerca con il dilettarsi di una bella camminata, in Alto Adige il comprensorio di Bressanone si sta preparando alla nuova stagione.
“Bressanone in Alto Adige, la Plose e le montagne circostanti sono pronte ad accogliere gli amanti della natura, le famiglie, gli escursionisti e i ciclisti sulla montagna di casa e sulle montagne vicine dopo la pausa di Covid19. La cabinovia della Plose sarà in funzione tutti i giorni dal 22 maggio dalle 9 alle 18 e garantisce un’esperienza naturale indescrivibile con tutte le precauzioni di sicurezza necessarie. Vendita online di corse in montagna e a valle, biglietti giornalieri e bike pass con ritiro presso le cassette di raccolta 24 ore su 24, così come la prenotazione online di noleggio bici e attrezzatura sono solo alcuni degli aspetti che contribuiscono a garantire una vacanza sicura a Bressanone e sulla Plose.
“A Bressanone e sulla Plose abbiamo la fortuna di essere circondati da tanto spazio e natura”, dice Werner Zanotti, direttore della Cooperativa Turistica di Bressanone. Soprattutto ora si può garantire un buon livello di sicurezza. Il benessere dei visitatori e dei dipendenti è l’obiettivo principale. Il lavoro è in pieno svolgimento per essere ben preparati per il segnale di partenza e per permettere esperienze e momenti unici entusiasmanti.” Così il comunicato stampa di Brixen Tourism Gem.
La sicurezza sugli impianti di risalita, specie quelli al chiuso, è decisamente una priorità; più facile è la gestione degli spazi aperti: nel comprensorio della Plose ricuramente non mancano, e d’estate mangiare all’aperto anche al sacco è molto piacevole (purchè con un cappello: la Plose è in larga parte al sole. I gestori della Malga Rossalm hannoa vuto un’idea davvero carina, che riporta dritto ai tempi eroici della montagna: la gerla da picnic. La gerla, una sorta di cesta in legno da portare sulle spalle, ai tempi dei nonni era un classico per trasportare ogni genere di prodotto sull’alpeggio. Si usava un po’ dappertutto sull’arco alpino, con forme leggermente diverse, più cilindriche o più squadrate, e non era sconosciuta nemmeno sulle nostre colline. I nuovi giovani gestori del rifugio, Christoph e Werner, l’hanno riportata in vita, facendola realizzare a mano da loro padre in legno locale di betulla e cirmolo. Questa pratica cesta in legno contiene una coperta da stendere sull’erba, deliziose specialità fatte in casa o di produttori locali e tutto ciò che fa battere il cuore degli amanti dei picnic. Questa è prenotabile e può essere facilmente portata con sé e gustata negli appositi punti panoramici intorno al rifugio.

E poi tutt’intorno ci sono moltissimi itinerari, che vorrei tornare a provare. Noi due anni fa avevamo fatto un pezzo del Giro del Sass de Putia dal passo delle Erbe, ma ci sono molte altre escursioni, e sovente vengono organizzate escursioni con accompagnatori esperti. per saperne di più: brixen.org/escursioni
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