Per chi fa un lavoro come il mio, aprile è il più crudele dei mesi, davvero. Un mese di commemorazioni, e anche di ricordi, che è iniziato oggi, esattamente nello stesso giorno di settantacinque anni fa. Alla cascina Benedicta.
E oggi ci si è ritrovati alla Benedicta, sotto una pioggia battente e una temperatura molto poco primaverile, non solo a ricordare il passato, ma anche a lavorare per il presente, perché la montagna, privata delle genti dalla guerra e dall’industrializzazione torni in qualche modo a vivere. La natura, lasciata a se stessa, torna a riprendersi i suoi diritti ( io però sono stata fortunata: non facendo parte delle autorità, sono andata a rifocillarmi al banchetto dell’Anpi che distribuiva focaccia e caffè, mentre gli altri sono stati in piedi stoicamente durante i discorsi ufficiali)