Questa è la Brenva. Sopra, il solito Monte Bianco con il raffreddore. Non posto nemmeno una foto del ghiacciaio di Pré de Bar, perchè avendolo visto in settembre, e poi ora , mi è sembrato in condizioni anche peggiori. Per non far brutte figure, ho fatto un salto alla Società delle Guide e ho parlato con Giorgio Passino. Che mi ha confermato che dopo un inverno senza neve o quasi, quelle erano le conseguenze. "Una tristezza", parole sue. Ho chiesto in che condizioni fossero le vie sul versante della Brenva – questo, senza sapere che di lì a pochissimo avrebbero chiuso il rifugio Gonella per mancanza d'acqua, e con lui la via normale italiana versante Miage. La via in condizioni migliori è la Küffner, specie con partenza dal rifugio Torino, che consente di salire scarichi e di evitare il bivacco alla Fourche- e di farsi la traccia sin là. Dal Torino per la Combe Maudite si traversa verso sinistra e si risalgono i pendii nevosi, molti dei quali ormai sono pietraie sino alla via classica per la vetta. Delle altre, la Mayor è stata fatta un paio di volte quest'inverno, la Sentinella rossa è poco ripetuta, in generale nella parte alta del ghiacciaio ci sono seracchi molto esposti anche per lo Sperone della Brenva. Il che significa che in estate sono vie che presentano difficoltà maggiori, se non proprio esplicitamente sconsigliate. Lui aveva portato un cliente in Valpelline, negli stessi giorni le guide del Cervino sconsigliavano vivamente di tentare la scalata.
È così, tutto secco. Con uno zero termico che salirà a 5000 m, quando nei giorni scorsi abbiamo visto una persistenza di neve anche a quote abbastanza basse, le condizioni delle pareti non potranno che peggiorare.
Rivolgetevi alle Guide, se volete salire da qualche parte con corde e ramponi. Per farvi accompagnare , o anche solo, come ho fatto io, per sapere esattamente come stanno le cose. La società delle Guide di Courmayeur organizza anche uscite di gruppo, per informazioni tel.0165842064 oppure Visitate il loro sito