Ho un arretrato di storie e poco tempo ( che novità) e così comincio da ieri. Sono andata al mare.
( sì, il selfie storto mi mancava, ma con le foto l’app. di WordPress funziona sempre meno). Volevo respirare aria di primavera, vedere fiori di primavera , tirare il fiato dopo una settimana passata al chiuso nei prati color ospedale in disuso che è la mia scuola) . Così, approfittando del fatto che anche il mio martirio doveva stare al chiuso, ho lavato il piumone invernale, ho pulito ben bene la cucina, e sono uscita, approfittando del fatto che il piumone al sole si sarebbe asciugato da solo (pun!) a dispetto delle applicazioni meteo che mi stavano segnalando grandine (grandine!!) sulla città.
Comunque ho avuto il sole , i fiori, specie il bellissimo glicine, che qui un pò mi manca, ho avuto anche brutte sorprese e problemi e preoccupazioni che evidentemente non si fanno dimenticare nemmeno per un’ora, e pensieri sempre più malinconici sul tempo che passa. Ad Arenzano tutto era come al solito, cani bambini pensionati sulla passeggiata, pochi di tutti in verità . E gente che faceva il bagno approfittando della giornata tiepidina. Mi sono messa ad ascoltare i loro discorsi: erano inglesi, biondi bianchicci inglesi che perchè si trovavano in Italia erano vestiti come noi a luglio pieno.
Ho camminato un’ora con il mio piede che protestava poco, ho comperato il polpettone e poi perché ero triste anche una borsa da Zoe’s. Che ha borse belle, robustissime, artigianali, di pelle o tela. Ma non ero in vena di comprare sandali, non sono mica inglese .