Che bello vedere la città la sera, sfrecciando in bicicletta per andare a casa. Il grand’uomo è stato deportato in clinica e dopo un giorno rimpiangeva le mie minestrine…Ma adesso ho un marito bionico, con le ginocchia al titanio, cui una materna infermiera ucraina ha spiegato come fumare senza fare scattare il sistema antincendio scatenando una figuraccia epocale. Il Grande Longo è già venuto. E se domani si presenta la metà della gente che ha promesso di farsi vedere, ci sarà la coda . Ma io non ci sarò: dopo aver passato la notte su una sedia sarò a dormire col gatto. E non venitemi a parlare di neve: qui c’è un’alta pressione così alta che pare una compagnia di watussi. E per un po’ dovrete accontentarvi di ricordi: anche via Trotti con la nebbia pare poetica
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