Uno dei miei venti lettori (è il bello di avere venti lettori, specie se qualcuno di loro ti conosce personalmente) si è giustamente lamentato che gli ultimi post erano un po’ lamentosi. E ha ragione, ovviamente , ma se Eliot dice che aprile è il più crudele dei mesi, il più crudele dei mesi per me è marzo. È il mese in cui ho perso mia madre, è il mese della natura che rifiorisce e le due cose sono inconciliabili, oltre alla sensazione del tempo che passa. Ci sono posti che un po’ attenuano questa sensazione di vuoto. Di solito, e per limiti spaziotemporali, passo due orette in val Mastellone, che piaceva molto anche a mia madre. Ma anche così, non posso che lamentarmi
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