Lost in calzino.

Lo so, oggi era S. Violentino, ma adesso siamo già nell’ era di S. Faustino e possiamo, per pochi minuti, salvarci dai luoghi comuni. A me il mio martirio ha dedicato una poesia, e stasera stavamo a prenderci a male parole come al solito. La cosa più pressante è un’altra. No, non le Olimpiadi, o peggio la crisi di governo ( ne avevamo uno?). È la sparizione dei calzini. Prima capitava sporadicamente ai calzini da montagna che viaggiavano tra cassetto, zaino e bagagliaio, dove almeno un paio staziona in permanenza per le emergenze. Adesso la lavatrice li ingoia tutti e me li risputa spaiati. Quelli miei e quelli del mio martirio. Quelli di cotone da mocassini, che io non riesco a mettere collant sotto i pantaloni, come quelli “riposanti” – che modo orrendo – che ci mettiamo tutti e due. Sulla mia sedia dove tengo,gli abiti da mettere per la scuola ha stazionato per un mese un calzino nero spaiato. Il compagno è spuntato fuori questa sera sotto ad una camicia di mio marito. Due giorni fa il gatto stava giocando con un paio di calze lunghe blu faticosamente riappaiate. Le ho ri lavate a mano e appese insieme . Nel caso , avete visto una calza grigia taglia L?

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camminatrice e scrittrice, insegnante e madre - di - gatto, moglie scoordinata e ricercatrice, vive nel profondo nord.
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