Consola vedere al festival di Asti tanti alessandrini. Consola meno, se si pensa allo stato pietoso del nostro teatro. Dopodiché, ieri sera mentre aspettavamo Pippo Delbono ( è un’ abitudine di Asti di portare allo svenimento il pubblico pagante) ho dato un’occhiata ai vicini: carampane magrissime ed elegantissime, insegnanti di mezza età, gay-fighetti in sciarpa viola, radical chic (nero- beige) critici in gilet da pesca. Quanto a Pippo, meglio il suo avvocato Argento in Cha cha di Risi, lo spettacoloIl tempo degli assassini non ha senso alcuno.
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