
(Pecora piangente, come noi). Allora, un intero week – end, e un totale fallimento. Si comincia con Corsicato, Il volto dell’altra, che è giusto un’operina, felliniana, piacevole, anche, ma niente di piu. Insomma, un altro che si ė perso. Poi Hitchcock, altra cosa piacevole e recitata benissimo (Mirren e Hopkins, se vi par poco), ma anche qui, un’operina, e per di più il maestro era molto più cattivo di come appare. Ma almeno siamo rimasti svegli sino alle fine. Invece per L’ipnotista di Lasse Halstrom, sonno profondo sino alla fine. Cinque pecore, e magari anche di più, sonno rem prima della fine dei titoli di testa. È pensare che i gialli scandinavi, da buon lettore di Nesbø, gli piacciono pure , ma, e questo lo dico sentendomi giustamente colpevole, questo era troppo sconclusionato per generici svegli. Grrr…
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