Sono tornati di moda i filmoni. Nel giro di tre giorni ho visto tre film tutti più lunghi di due ore, il che di per sé non è una garanzia di solidità. L’anno inizia con il film di Tornatore, La migliore offerta, una straordinaria prova di attore con Geoffrey Rush, ma che avrebbe beneficiato di una sforbiciata nel finale, che é la cosa più debole del film. Tornatore è uno straordinario raccontatore, e sa costruire storie convincenti.
Una pecora ( crollato a metà partita quando il film un po’ si avvita su se stesso)
Invece, il controverso The Master è un pippone noiosissimo che la bravura dei due attori principali non basta a salvare: non ha né capo né coda, e il guru, alla fine, a parte un po’ di sano dogmatismo non sembra particolarmente pericoloso. Quanto ci dica veramente su o di Scientology non é dato di sapere.
Quattro pecore (inevitabilmente)
Tom Cruise, che di Scientology a Hollywood è il maggiore esponente, invece gigioneggia in un fumettone, dove picchia tutti quanti, perché lui è il buono e la sua psicologia fa sembrare Diabolik un esempio odi fenomenologia husserliana. Anche qui, inesplicabilmente, più di due ore per una storia semplicissima, e tre pecore (ci mette una vita a decollare)
Infine, il terrorismo degli anni Settanta secondo Robert Redford, un autore che dovrebbe sapere il fatto suo in fatto di battaglie democratiche. Invece La regola del silenzio si rivela una sorta di commedia intimista, dove alla lotta politica si contrappongono i valori del sentimento e della famiglia. Le ragioni vere della battaglia dei Weathermen non emergono del tutto, ma Julie Christie nel ruolo della pasionaria non pentita ( meno male) è strepitosa.
Tre pecore ( per la seconda parte inconcludente) . Smetto di postare altre immagini di pecore, sennò ci ritroviamo con un intero gregge).
L’ anno è finito con Il sospetto di Thomas Vintenberg, in un clima di dubbio, tristezza e rancore che solo gli affetti più cari possono solo in parte lenire. Zero pecore, il film molto freddo e a tratti crudele è magnifico, ma c’ è poco da stare allegri.