Una delle piacevolezze dell’inverno, almeno di questi inverni che ultimamente si vanno facendo più simili agli inverni veri, “di una volta”, è camminare sugli appennini. Da qui possiamo scegliere se camminare, andar con le ciaspole, se più in alto, come nella dorsale Borbera – Trebbia, probabilmente anche con gli sci – lo scorso anno per lo meno era possibile, vista la tantissima neve caduta, quest’anno ancora non so. Ma quando ho poco tempo e non posso fare a meno di andare, Masone e dintorni sono una manna per il mio allenamento. Giovedì sono andata verso il passo della Frua, in realtà molto in basso, lungo l’orto botanico che il parco del Beigua ha allestito lungo la cascata del Serpente e più oltre. Tre chilometri di strada di buon passo insieme ad anime affini e sotto una leggera nevischiata, ma proprio leggerissima. Più oltre, avessi voluto potevo tirar su le racchette, ma come ho detto il tempo era poco.
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