It’s beginning to look a lot like Christmas…( con la musichetta)

Magari cantata da Micheal Bublè ( che personalmente preferisco a Mariah, anche se nessuno batte il buon Bing Crosby o Nat King Cole)

Eppure dicembre non è nemmeno incominciato, ed è Natale quasi dappertutto, e sì anch’io ho già fatto l’albero di Natale, con supervisione

Lo so, hanno un aspetto truce in questa foto, ma sono stati quasi bravi

E sì, anche Pepita ha la coda corta.

Comunque, prima di tediarvi con la solita solfa del cosa fare a Natale, che comunque è già in via di compilazione, vi scrivo qualcosa sul Natale a Innsbruck, che in effetti era una cosa che volevo vedere da parecchio tempo, ed è curioso , o meglio penso sia frutto di attenta programmazione il fatto che la Alpinmesse abbia coinciso con l’apertura dei due principali mercatini natalizi della città, quello alla Markthalle e quello della città vecchia. Che sono quelli più “vecchi” e tradizionali.

Adesso funziona anche quello in Maria-TheresienStrasse, e un altro si tiene anche nel quartiere più decentrato ma alla moda di Wilten.

Come si vede, molto colorato, molto artigianale ( in questo somiglia al mercato di Aosta), con oggetti in legno, vetro e ceramica, gioielli in argento, molti addobbi natalizi in legno, candele artigianali.

Specialità locali, anche, ma lo scopo sembra essere altro. E, onnipresente, il Glühwein, il vino speziato caldo che non chiamiamo vin brûlé , che onestamente alle dieci del mattino non mi pareva il caso. Sotto la neve molto romantico. Ma tutta la città era decorata, con grandi sagome di cavalli e renne e i personaggi di Alice. ( ok lo confesso, me lo aspettavo più grande più bello più tutto, come sempre le aspettative sono troppo alte, ma già ero contenta che ero arrivata sin lì e che che caviglia ginocchio e altre frattaglie stavano bene).

Il pomeriggio, approfittando dei de cuius stabili, ho fatto un salto sino ad Hall, ho manifestato un parcheggio per non pagare un altro esoso ticket, e ho scoperto che lì c’è un delizioso piccolo mercato molto locale di botteghe e artigianato, con le sciure eleganti del posto che bevevano Glühwein al posto dell’aperitivo (Hall è stata per parecchi secoli la capitale del Tirolo e la sede della Zecca), e i bambini che giocavano. Una meraviglia e zero turisti ( ma pure a Innsbruck in un giorno feriale).

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camminatrice e scrittrice, insegnante e madre - di - gatto, moglie scoordinata e ricercatrice, vive nel profondo nord.
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