Suggerimento per molto molto dopo

Ne ho già parlato (qui ), ma sono tornata a vedere Mercante in Fiera a Parma, perché domenica scorsa ero stufa, veramente stufa della pioggia e di stare in casa. E’ un suggerimento non per la primavera ma per il prosssimo autunno, quando ci sarà la prossima edizione: la fanno due volte l’anno, la prossima sarà dal 10 al 20 ottobre 2024, tenete d’occhio il sito https://www.mercanteinfiera.it/ perché almeno due giorni sono dedicati agli operatori professionali, e ricordate, sin da ora, che acquistare il biglietto online è meno costoso, così come pagare il parcheggio giornaliero, e si può anche mangiare comodamente, se evitate proprio l’ora di punta come abbiamo fatto noi.

In realtà però una gita a Parma è perfetta per una giornata primaverile (magari non quando fa proprio caldo, perché la Pianura Padana come si sa diventa un forno). Potete naturalmente andarci per ragioni gastronomiche, che già da solo mi sembra un ottimo motivo: la mia prima volta era stata una Pasquetta con mio marito, e dopo aver visto la città eravamo andati al cinema e poi a cena – probabilmente nell’unico ristorante aperto la sera di Pasquetta.

Cosa vedere: Duomo e battistero (quest’ultimo è a pagamento informazioni sul sito Piazza Duomo). Espressione del passaggio tra romanico e gotico e opera dell’Antelami è una delle opere più famose e interessanti d’Italia, in particolare per i suoi cicli scultorei. Il portale della Vergine, verso nord, da cui entrava l’arcivescovo , è una meraviglia che non ha bisogno di commenti.

All’interno della Cattedrale, con le sue sovrapposizioni di stile, un altro rilievo di Antelami, la Crocifissione, con la sua data e firma dell’autore. E naturalmente la volta del Correggio. Scusate, io ho un atteggiamento molto laico e se vogliamo sentimentale verso le opere d’arte: se non devo fare lezione , me ne sto semplicemente a guardarle – in questo caso , a testa in su. E sempre a testa in su, ma un poco più comodamente, il piccolo, nascosto tesoro del Convento di San Paolo, con le stanze della badessa, a poca distanza dal duomo, in un edificio del XVI sec. Sono la prima commissione di Correggio a Parma, anche se nel convento non ha operato solo lui, e gli affreschi sui soffitti divisi a spicchi con angioletti e un meraviglioso cielo stellato varrebbero da soli una visita alla città.Tra l’altro non li conosce quasi nessuno e come ho detto avere un’amica ricercatrice di storia dell’arte aiuta.

In tutta la città, ci sono poi chiese e santuari con affreschi vivaci, la Basilica di Santa Maria della Steccata, altrimenti l’alternativa è il Complesso Monumentale della Pilotta, sede della Galleria Nazionale, del Museo Archeologico, e del teatro Farnese, bellissimo e monumentale, con cui inizia la visita. Nei giorni feriali c’è pochissima gente, e le persone che lavorano dentro o fanno volontariato sono abbastanza entusiaste. Il biglietto a prezzo pieno costa 18 euro. Alle spalle, se si è stanchi, c’è il parco ducale.

Per mangiare, beh siamo a Parma, che ve lo dico a fare… In centro c’è persino una boutique – non potrei chiamarla altrimenti – della Barilla.

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camminatrice e scrittrice, insegnante e madre - di - gatto, moglie scoordinata e ricercatrice, vive nel profondo nord.
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