Siccome sono abbastanza morta e di andare in giro non se ne parla o quasi, vi lascio un suggerimento che ha a che fare con il mio lavoro. Se non lo avete mai visto, vi consiglio di visitare il Memoriale della Shoah – Binario 21 a Milano. Si trova su un fianco della stazione Centrale, che è un edificio molto particolare di suo, e al di là del significato storico, la storia del luogo e del suo utilizzo prima di diventare, proprio per la sua particolarità tecnica, il luogo di partenza delle deportazioni, è assolutamente affascinante ( se siete in gruppo, lo spiegheranno le guide, altrimenti con un Qr code è possibile anche la visita individuale): era il luogo dove veniva smistata la posta – l’ufficio centrale, un bell’edificio neoclassico molto simile nell’ aspetto al Teatro alla Scala, si trovava giusto al di là della strada- grazie ad un elevatore che permetteva ai vagoni di salire dal livello stradale a quello superiore dove si trovavano i binari . Lo stesso che permetteva di caricare i treni dei deportati lontano dagli occhi dei viaggiatori normali.
Per visitarlo quindi non si deve entrare in stazione, ma aggirarla, o circumnavigarla, o anche abbandonarla, a seconda di dove siete arrivati. Vi assicuro che i treni che partono o arrivano sopra alle vostre teste fanno tremare i muri, che sono di cemento.
Potete anche entrare in alcuni di quei vagoni, che provengono dal deposito e sono stati restaurati, come il Carro dei deportati che si trova a Mandrognistan Ville.
Sul sito si trovano tutte le informazioni necessarie.





Il muro con i nomi…
Tra l’altro nell’edificio si trova la Biblioteca del Cdec, e mi sono portata a casa alcuni dei loro doppioni, sempre una buona cosa , far circolare i doppioni
