Viaggi primaverili (tramonti a nord est)

Lo ammetto, a me che ascolto pochissima musica italiana le canzoni di Elisa sono sempre piaciute, e quindi giustamente copio.

Dato che oggi è il 2 giugno ( a proposito, buona festa della Repubblica), dare dei suggerimenti purchessia è troppo tardi. Se siete partiti siete partiti, se avete messo a ferro e fuoco Peschiera spero vi abbiano arrestati, se siete andati al mercato floreale di Anthey, alla fiera di Riva Valdobbia o a pedalare nelle Dolomiti siete fortunati. Io sono convalescente da un piccolo intervento chirurgico e ho ancora in corpo abbastanza antidolorifici da rientrare a pieno titolo nella categoria “le droghe fanno bene” – senza contare che gli effetti dell’intervento saranno visibili per un po’. Però dovrebbe aver risolto una condizione che si trascinava da qualche anno (oddio per risolvere il tutto ci vorrà un annetto, ma sono tutti ottimisti, soprattutto che io sia qui tra voi tra un anno, che non si sa mai, in effetti.)

Anyway, da oggi e per un mesetto andremo a nord est (salvo qualche innesto di notizie di attualità). In realtà, il mio viaggetto sarebbe più opportuno fuori stagione: in questo periodo l’itinerario che vi propongo comincia ad essere già piuttosto affollato, ma naturalmente siete sempre liberi di aspettare un momento più propizio.

Vi avevo già fatto fare un giro per Sirmione un po’ di tempo fa (qui ) e naturalmente tutto quello che avevo scritto va ancora benissimo, prezzi, ciclopedonali e gatti inclusi. Ma a Sirmione ci sono due cose da visitare assolutamente. Prima di tutto le terme, che esistono sin dall’antichità (per niente stupidi, i romani), e sì anche loro non sono proprio a buon mercato ma ci sono molte diverse possibilità, compreso un ingresso serale nei week end (questo è il sito, ma tenete presente che se volete la Spa, è Aquaria, se dovete fare le inalazioni ci sono le Terme di Virgilio ai piedi della penisola, se volete solo i cosmetici termali, potete comperarli sempre sul sito o nel simpatico negozio in centro).

La seconda cosa – in realtà meglio fare a parti invertite – è la cosiddetta villa di Catullo, che di Catullo propriamente non è – la maggior parte è stata edificata dopo la sua morte, ma la parte più antica, attestano i recenti scavi, è sua contemporanea, e apparteneva comunque alla sua gens. Se pensate che sia cheap andare a Sirmione per le grotte di Catullo, vi avverto che è come andare a Firenze e non vedere il David. La villa romana, che comunemente viene chiamate “grotte” è una meraviglia. E’ immersa in un parco, aveva un accesso al lago assolutamente monumentale, e in larga parte conservato, un cortile a colonne, e pavimenti tassellati di piastrelle. E archi a profusione. Dalla villa si godono bellissimi e ben segnalati scorci del lago, e si possono trascorrere tra il museo e la visita agli spazi ore molto piacevoli. E se avete caldo, potete scendere alla spiaggia, farvi un bagno, bere qualcosa, e tornare negli scavi , al cancello vi daranno un bracciale per rientrare.

E se siete stanchi e non volete farvi tutta la strada – perché la villa si trova all’estremità della penisola, c’è anche il trenino (il biglietto costava 2€, ma potrebbe essere aumentato in alta stagione)

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About alpslover

camminatrice e scrittrice, insegnante e madre - di - gatto, moglie scoordinata e ricercatrice, vive nel profondo nord.
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