Se è autunno, si va in giro sugli Appennini e in collina- 2 l’Oltrepo

Sempre intenzionata a visitare nuovi posti e con la recondita convinzione che a parte Mandrognistan Ville, Vercelli, Battipaglia (con Battipaglia ho un vecchio conto in sospeso, sorry) e non molti altri, in Italia sia difficile trovare dei brutti posti, domenica ho giocherellato con l’idea di fare un salto in val Formazza o a Santa Maria Maggiore (c’era il week end delle Zucche che vi avevo a suo tempo segnalato). Poi mentre facevo il mio brunch mi ha chiamato Luisa…

Sì, avete letto bene, un luogo che nemmeno sapevo esistesse, nell’Oltrepo pavese. In realtà Luisa ricordava un posto da qualche parte sopra Casteggio dove era stata una volta e che era bellissimo. Il posto è appunto Borgoratto Mormorolo, sulle colline dopo Borgo Priolo, non molto lontano da Casteggio, a due passi da casa sua e una cinquantina di minuti mal contati da Mandrognistan Ville, ma in un’altra provincia e in un’altra regione. Avvicinandoci al luogo, veniamo informati da minacciosi cartelli che in paese è in corso di svolgimento la Festa d’autunno, di cui nessuno ovviamente era al corrente, e quindi abbandoniamo l’auto (la Cinquecento) nel primo campo disponibile – e poi l’abbiamo recuperata senza finire nel fosso, ma sorvegliate da graziosi canetti similpointer dietro un cancello.

E risaliamo la collina (così i canonici cinque km andata e ritorno sono assicurati). La fiera era la classica fiera con le bancarelle artigianali e le prelibatezze locali sulla piazza del paese, da dove si gode una splendida vista sulle colline dell’Oltrepo (è la terza foto in altro a destra). Luisa in realtà voleva comperare della lavanda da un ‘azienda del territorio, l’Azienda Agricola Impoggio, che produce miele e lavanda. C’era anche un arnia didattica e l’apicoltore che parlava con entusiasmo delle sue apine, dicendo che lui le tocca a mani nude – a me che sono allergica fanno timore anche da dietro il vetro. Lo so bene che sono preziosissime per l’ecosistema ma io in ospedale ci sono finita per molto meno, anche se immagino che dopo un po’ ci si possa immunizzare come Mitridate (ho fatto il classico, che ci volete fare) Comunque abbiamo portato a casa olio di lavanda e formaggio (io) , acqua di lavanda e fiori di carciofo ornamentali Luisa. E poi, dietro a un bellissimo fienile, ci siamo fatte una scorpacciata di caldarroste, molto buone (a differenza dello scorso anno in cui anche i nostri marroni erano abbastanza insapori, quelle di quest’anno sono davvero saporite). Per sapere delle loro attività, hanno una pagina Facebook, dove raccolgono i loro appuntamenti – così ci sono occasioni per esplorare un altro territorio sconosciuto, e c’è anche un video del 18 ottobre che vi linko che mostra la lavanda rifiorita. A ottobre. Non va bene.

Quindi, una domenica super rilassante, e ci vuole, vi garantisco. Abbiamo avuto anche il foliage. Di vigna. Ma mica siamo nel New Hampshire.

Informazioni su alpslover

camminatrice e scrittrice, insegnante e madre - di - gatto, moglie scoordinata e ricercatrice, vive nel profondo nord.
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