Nonostante l’infelice esperienza di Lulù con la multa , la nostra esperienza in val Brembana è stata più che positiva, e dovremmo tornarci ( l’elenco dei posti in cui “ dovremmo tornare” sta diventando bello lungo).
In più, tale elenco è stato ulteriormente allungato durante la nostra permanenza alla Taverna di Arlecchino (ci siamo andati su suggerimento della proprietaria del nostro b&b e poi abbiamo scoperto che è un presidio del Gusto di Slow food e si trova pure nella guida del nostro Massobrio e in parecchie altre, e credetemi, ne vale davvero la pena) Lo chef Michele Moretti era in sala con una coppia di amici, ci siamo messi a parlare, e non solo ci ha offerto un taleggio che era la quintessenza di questo formaggio (una piccolissima produzione locale), ma ci ha dato una serie di suggerimenti su dove andare e cosa fare.
E noi abbiamo prontamente obbedito, il giorno dopo, andando dalla frazione Oneta dove si trova la Taverna a piedi a Cornello dei Tasso (Tasso quello della Gerusalemme Liberata, non il simpatico animaletto), che è sicuramente l’escursione breve (un’ora un’ora e mezza a.r.) della zona, ed è facile capire perché: è alla portata di tutti, su una bella mulattiera largamente lastricata, una via commerciale esistente sin dal medioevo, è in larga parte in ombra nel bosco, quindi relativamente al fresco anche in periodo di caldo torrido, e quando ci siamo andate lo era, si trovano posti gastronomicamente interessanti all’inizio e alla fine, e sia Oneta, sia Cordello sono deliziosi Borghi antichi, con notevoli palazzi, chiese ed affreschi che valgono una visita (la chiesa di Cordello custodisce tracce di affreschi del ‘400 molto interessanti)
Il sentiero parte proprio dietro la Taverna di Arlecchino, è segnalato dai cartelli, a metà strada si può sostare all’Oratorio di Sant’Anna, è una volta arrivati a Cordello ci si può riposare o aggirarsi nelle viuzze e ammirare i resti del castello dei Tasso. L’andata in questo senso è in leggera discesa, quindi il ritorno in leggera salita, ma assolutamente non fastidioso, e nel bosco si aprono scorci interessanti.
Consigli: per il sentiero ci vogliono scarpe adatte, e non scivolose. A Oneta la sosta nella frazione minuscola è consentita solo ai residenti e conviene lasciare l’auto o al piccolo parcheggio, o lungo la strada. Il nostro b&b, Il posto delle fragole, si trova nella frazione più alta di Sentino (si tratta dei piccoli abitati che circondano San Giovanni Bianco), in un posto assolutamente panoramico e tranquillissimo. La signora Monica fa uno yogurt davvero eccellente. Lo abbiamo trovato per caso ed è stata una vera sorpresa.

Alla fine, ecco qui il video dell escursione: https://youtu.be/krNVuZzveAs