A passo lento

Uno degli aspetti che maggiormente mi piace del camminare, in generale, e del camminare in montagna in particolare, è poter assaporare la lentezza. In particolare questa settimana, che lavorativamente è stata improntata a una certa frenesia, mi ha fatto venir voglia di una parentesi “lenta”, quanto meno per poter dedicarmi a un po’ di meditazione in movimento.

Mercoledì, approfittando della festa ( a Mandrognistan Ville era la festa del santo patrono, il nostro eremita longobardo, le cui vicende più note coinvolgono un sermone alle oche, e una risposta sagace agli emissari di non so più quale re longobardo, che era inutile che si preoccupassero che tanto il nipote del re era già morto, il che più che una profezia era Mandrogno buonsenso). Dicevo mercoledì era festa, pure noi abbiamo fatto festa ( qualcuno se n’è pure dimenticato, ma ricordate, diventare nonni fa rinsceminire) e io avevo una riunione su Meet. Meet è il male, l’incarnazione del demonio ecc, e non sono riuscita a collegarmi nemmeno con il telefono. Così sono andata in montagna

Ci sono dei tratti della via francigena che è possibile percorrere a passo lento, perché apparentemente non portano da nessuna parte, e quindi si prestano a essere percorsi quando non si hanno preoccupazioni di durata o desideri di performance sportive.

Un bel tragitto attraversa Arnad, dalla parrocchiale verso il villaggio, e risale alla casaforte e poi al castello dei Challant. È un percorso quasi completamente su asfalto, ma consente di ammirare case ancora fiorite ( ditelo alle rose che l’estate è finita), gatti che prendono il fresco e soprattutto alberi meravigliosamente rossi.

Come ho detto , non c’è fretta, le persone ti salutano, una bambina fa i compiti nell’ ufficio di un geometra, la mamma chiama uno dei gatti, ci sono castagne cadute su un sentiero, e fiori dappertutto – il clima è più o meno impazzito, e anche se dopo la pioggia, ho camminato in un’ora abbastanza calda da sudare. Non credo che arriverò a vedere i risultati delle politiche ambientaliste, speriamo di non arrivare a vedere la catastrofe.

Adoro il tempo di novembre, tuttavia. Anche la nebbia ( che non abbonda più nemmeno a Mandrognistan Ville).

Informazioni su alpslover

camminatrice e scrittrice, insegnante e madre - di - gatto, moglie scoordinata e ricercatrice, vive nel profondo nord.
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