Promemoria ferragostano

Siamo nella settimana di Ferragosto, tutto il mondo è fuori (pure Alpslover e sodali) e sempre per evitare i soliti incidenti – senza sembrare noiosa vi rebloggo questa intervista a Massimiliano Ossini , il conduttore di Linea Bianca , se guardate la tv, in cui dice alcune cose che mi vedono sotanzialmente d’accordo, dato che le ripeto da anni. Tranne il punto 10, perché come sapete, essendo asociale dalla nascita, in montagna vado benissimo anche da sola, e ritengo che si possa fare in tutta sicurezza, avvertendo qualcuno (parenti, amici, l’hotel, l’ufficio delle Guide), dotandosi di app (non sto parlando di Immuni). Vado benissimo anche con altri, in realtà, ma sempre meglio puntualizzare. Comunque, leggete e agite di conseguenza qui Poi, siccome so che vi manca e che anno bisesto anno funesto (e triste quel che gli va appresso, diceva la mia prozia Gilda, figlia della mia bisnonna Arecco, di cui si diceva che si era sposata due volte, con due poveracci: per cui si può capire come l’ottimismo in famiglia anche dal lato materno scorresse a fiumi; in ogni caso siamo sistemati sino al 2021): il consueto #streamofsfiga. In realtà, ma meglio non dirlo a voce troppo alta, le cose non vanno così male. A livello cosmico, credo che manchi solo la morte dei primogeniti e poi possiamo lietamente attendere i Quattro Cavalieri dell’Apocalisse. A livello privato, vivendo in una casa più moderna riesco a tenere a bada gli incidenti, almeno sino ad un certo punto. Esclusi i gatti che aprono le zanzariere, e talvolta saltano sulla ringhiera – ho beccato a farlo la principessa Pipisita, nonostante i quattordici anni quasi compiuti, visto che possono andare dappertutto o quasi non danno particolari problemi. Ho superato uno anzi due nubifragi senza troppi danni: o meglio, il nubifragio numero 1 a giugno, mi ha provocato un corto che ha mandato via la luce. Cioè ha fatto scattare il salvavita in cantina; fortunatamente, avendo a disposizione un parco parenti di sesso maschile, tra tutti sono riusciti a capire cosa era successo, e a farmi individuare il colpevole (probabilmente tutti terrorizzati all’idea di vedermi arrivare con il contenuto del freezer da salvare). Così questa volta, con un vento molto più spaventoso, per prima cosa ho messo via tutte le prese e le ciabatte, spento tutto, e a parte la solita stanza in fondo che si allaga regolarmente pace. Ci ho rimesso una fioriera che è letteralmente volata via. Ma sono riuscita a fissare la rete dei gatti saldamente, tanto che le mie due lampade a led sono rimaste fissate alla ringhiera. Lo so sono stata molto molto fortunata ( e non scherzo) Due giorni dopo mi sveglio e scopro che lo specchio del bagno che era appoggiato allo sgabello da ben prima che tornassi a vivere lì (credo fosse un lascito della signora Pilar), è crollato al suolo (con i risultati che potete immaginare). Si è semplicemente scollato dalla cornice, che invece è rimasta al suo posto – no non sono stati i guastatori con la coda. Mi dicono che essendo un fatto naturale non porta con sé i proverbiali sette anni di iella ( e spero non li porti nemmeno alla signora Pilar). Oddio domenica si è fermata la macchina…
 
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Informazioni su alpslover

camminatrice e scrittrice, insegnante e madre - di - gatto, moglie scoordinata e ricercatrice, vive nel profondo nord.
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