Giusto per annoiarvi ulteriormente con le mie elucubrazioni, da oggi c’è un podcast , che potrete trovare qui su anchor che è una applicazione dedicata, ma anche su Spotify (Alpslover)
Così la paranoia è completa, sito, profilo Instagram @alpsloveritaly per le foto, e podcast Alpslover. Tutto Alpslover minuto per minuto, in un momento in cui io come tutti sono in quarantena e mi muovo solo e giustificata, per assicurare la continuità di lavoro in ufficio ( la linea cade, talvolta, e quindi va riattivata da un essere umano fisicamente presente. Uno. ) Sì forse anche per comperare altro cibo ai gatti, che se fossero esseri umani normali mangerebbero normalmente, invece qui si nutrono a velocità fantascientifica, per lo più di crocchette. Il posteriore di Fanny è bello che inquartato.
Comunque, questa mia improvvisa passione per la radio ha un nome e cognome, Renato Lopena, direttore e Ceo di Radiogold, che per chi non è Mandrognistano è “la radio” a cui tutti noi ricorriamo quando abbiamo bisogno di notizie accurate su quel che succede, anche adesso per il Coviello- 19. Ci ( leggi a noi dell’Isral) ha tenuto una lezione seminario per un nostro progetto, lo scorso dicembre, e come si dice, mi si è aperto un mondo, perché ci ha smontato l’utilizzo della radio come mezzo di comunicazione in maniera chiara semplice e accurata. Spero di aver imparato la sua lezione.
Sono pillole di montagna, quindi di durata molto breve, per lo più di commento questioni che emergono dai media di montagna ( lo so, direte, cha palle), ricordi, luoghi di memoria e altro via via che verrà fuori. Ho previsto una prima serie di dieci episodi, poi se qualcuno mi ascolterà, proseguirò. Se no vedrò. Come ha suggerito Lopena, per questa prima serie, userò gli strumenti che ho in casa ( telefono e tablet): il primo episodio, che inizia con una lettura letteraria, è stato interrotto da: telefonate ( alla terza stavo per mandare a quel paese l’improvvida incolpevole), rumori impossibili da prevedere fuori ( chi diamine ha buttato via tutte quelle bottiglie di vetro, i bar sono chiusi…), gatti che saltavano sul microfono ( non garantisco che siano sparite le fusa di Fanny). Quindi boh, sia quel che sia e ad maiora.
