


Come avrete capito, le nostre viaggiatrici attempate sono andate a camminare al lago d’Iseo, questa volta lasciando a casa un tristissimo Tobia a far compagnia “ al Giulio” insieme alla sua sorellona Mirta e ai gatti. I miei, di gatti, erano incazzati già così e mi hanno devastato casa.
Abbiamo fatto base a Lovere, che con Iseo è sicuramente il paese più affascinante in riva al lago, che dopo il clamore mediatico della passerella di Christo ( i floating piers del 2016), è tornato alla tranquillità un po’ sonnacchiosa che Piero Chiara descriveva così bene a Luino, ma che ben si adatta anche al lago d’Iseo. A Lovere abbiamo scelto un albergo diffuso, una soluzione che si sta diffondendo anche sulle montagne piemontesi ( Fenestrelle, per esempio), e che aiuta anche ad evitare il degrado dei centri storici dei piccoli paesi. L’albergo diffuso Torre Socca è composto da otto unità abitative nelle vicinanze di una reception e di una sala colazioni. Tutti i minialloggi si trovano in edifici d’epoca, e contribuiscono a mantenere le case in efficienza, e con la necessaria manutenzione.
Un unico caveat: se avete problemi di deambulazione o a salire le scale, meglio farlo presente. Il nostro alloggio era al secondo piano, e trascinare le valigie su per due rampe di gradini non uniformi non sarebbe stato facilissimo, se il gentile gestore non ci avesse portato su lui le valigie medesime ( a farle scendere, nessun problema).
Secondo non – caveat. Se siete di quelli che parcheggiano il suv in pizzeria ( ma se lo siete non leggete questo blog), sappiate che il centro storico di Lovere, come quello di Iseo e Pisagne, è zona a traffico limitato, con esclusione dei residenti, e le strade sono strettissime. È naturalmente possibile ottenere un pass temporaneo dai gestori, se ci coso problemi particolari. Noi siamo stati indirizzati subito ad un ampio parcheggio gratuito nelle vicinanze, e a far meno di cento metri per prender l’auto non ci ha impegnato particolarmente.
Prima che gli elementi artistici, della zona colpiscono il gran numero di bar e di pasticcerie ( tutti con un aspetto assai piacevole e specialmente le seconde con delle vetrine assai peccaminose ( e noi abbiamo anche ceduto alla tentazione) . Non per cadere nei luoghi comuni, ma direi che la propensione era più allo spriz che al the delle cinque ( e andare in giro con una astemia non aiuta di certo), e lo spriz aiuta a socializzare maggiormente nelle sere d’inverno.
Al prossimo post i suggerimenti di itinerari, ma se avete intenzione di passarci, come alternativa alla settimana bianca che dista da Lovere una trentina di chilometri ( di coda automobilistica, in questo periodo) a Lovere ancora per tutti i week end di gennaio, sarà possibile ammirare sulle facciate di piazza Tredici Martiri e su altri edifici le proiezioni delle opere dell’artista americano Robert Duncan, decisamente suggestive.